“Che tu possa strapparti via e prenderti nel pugno,
abitarti sentire il dono del corpo quando è solo
e del respiro che trasporta il mondo,
che ti addestri a inchinare un grazie a tutto,
ma proprio tutto, anche il male,
soprattutto questo male, che fa migrare,
lasciare le lenzuola e le ombre nascoste nei cassetti
le voci serrate in bocca,
che tu senta l’aria nuova che ti allunga discreta
il suono delle prime piogge.”
Chandra Livia Candiani